Se conosci te stesso e conosci il tuo nemico, non dovrai mai temere la sconfitta - Sun Tzu

giovedì 18 agosto 2011

L'Insanabile Debito della Telecom

Inutile lamentarsi dello scarso servizio che offre la più grande società italiana di telecomunicazioni, la realtà
finanziaria della Telecom è critica dal debito dichiarato nel 2007 di 37 miliardi e 433 milioni di euro si è attestata sempre secondo fonti Telecom dei primi di agosto a 31 miliardi e 119 milioni di euro, tenete presente che ha venduto Locuendo a Nuance per 53 milioni di euro e ulteriori dismissioni, e vendite ed acquisti di comodo.

Di certo non rientra nella politica aziendale migliorare realmente i servizi, rinnovando la rete telefonica e aggiornando le centrali, azioni tangibili, che porterebbero nel breve termine ad un sostanziale aumento dei contratti e dei servizi forniti.

E' ormai consolidato da anni che in tutti i settori, le aziende non investano più su reali miglioramenti strutturali, ma giochino sulla carta, effettuando serie di investimenti, cessioni, subappalti e lamentazioni varie, al fine di aumentare i profitti a scapito dei servizi o dei prodotti forniti.


Telecom è alla canna del gas, nonostante l'aumento degli introiti dei paesi sudamericani, e una perdita sul fatturato dei domestici non riesce a spaludarsi da una gestione fallimentare.


Scandali e statalismo sono tra le principali cause dal male, se una qualsiasi piccola società avesse un debito proporzionalmente commisurato sarebbe già stata commissariata e chiusa.

La scusa  degli indotti  e dei posti di lavoro che si perderebbero fà comodo solo ai sindacati (?) e alle aziende che ne traggono profitto, la partecipazione pubblica del 30% rende sì difficilmente scalabile la società ma allo stesso tempo funge solo da ossigenatore forzato.


In realtà gli interessi dei rastrellatori di azioni si legano con scelte politiche guidate, in attesa di colpire nel momento in cui la società sarà più vulnerabile, ossia al massimo della rendita e della funzionalità ma con un debito ed un caos interno tale che il valore azionario precipiterà, rendendo molto facile ed auspicabile una scalata.


I fatti Italiani non fanno altro che darmi ragione basti pensare all'Alitalia ed alla fine che ha fatto, da un'offerta Francese di tutto rispetto (anche se prevedeva una linea rigorosa), è stata ulteriormente svenduta a causa dell'abbandono del tavolo delle contrattazioni di tutti gli offerenti, per andare a finire dalla padella alla brace.


Telecom sicuramente farà la stessa fine.

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