Prima di parlare di Privacy Shield, voglio ricordare per cosa hanno combattuto i nostri nonni, la Costituzione Italiana.
Che garantisce:
Libertà, si libertà di pensiero, personale, di ideologia, di religione, di parola e di scritto in tutte le forme di diffusione.
Privacy Shield ricorda i tempi bui, quando la censura imperversava.
Nessun fraintendimento, la pirateria và contrastata, ma questa deve essere perseguita a norma di legge dalle autorità ovvero la Polizia Postale (troppo poco finanziata e considerata).
Senza contare che in Italia abbiamo l'ACN "Agenzia per la cybersicurezza nazionale".
Oltre a quelle europee.
E non messa in mano a privati, pagati lautamente dallo stato Italiano, ovvero noi.
L'AGCOM doveva garantire gli utenti dai raggiri del web, ovvero dai contratti delle compagnie operanti nel settore, capestro o truffaldini.
Doveva garantire che tali compagnie mantenessero le norme e garanzie contrattuali.
Privacy Shield, garantisce a nostre spese, gli interessi delle aziende di streaming, o detentrici di diritti d'autore, che pagano le tasse in paradisi fiscali, non in Italia, che si attrezzassero a modo per proteggere le loro proprietà.
Non devo fare l'elenco.
Ho il netto sospetto che questo sia l'esordio di un ben più aggressivo atto di censura e anche mal eseguito.
Nella cosiddetta rete di Privacy Shield, son caduti anche siti perfettamente leciti.
E la regolamentazione per eventuali ricorsi è carolingia...
Ho visto la lista... beh la maggior parte dei link erano off da tempo, hanno forse sfoderato i preferiti dei figli di anni fà, per far bella figura, inoltre molti (che non conoscevo neanche) sono ancora raggiungibili, senza escamotage alcuno...
Questo fà pensare, si fa pensare che Privacy Shield, non sia in grado di fare quello che ha promesso, creando un database di siti pirata visibile a tutti, disponibile sul loro sito (vedi link)...
come-scaricare-lelenco-dei-siti-bloccati-
Scusate stavo ridendo come un matto
Tutto ciò mi fà credere che Privacy Shield non abbia la più pallida idea di cosa sia il WEB.
Torniamo a noi.
E' giusto aggirare Privacy Shield?
Credo nella libertà (non nel liberismo), devo poter visitare tutti i siti che voglio senza censure, stà poi a me in funzione dei miei valori, decidere se consultare un sito o meno.
I censori agiscono in funzione della morale (che ultimamente lascia molto a desiderare) e interessi, non nei valori assoluti.
Quindi, si, credo che aggirare il Privacy Shield sia giusto e che sia giusto far sentire la nostra voce per farlo abolire dalle istituzioni (ci crediamo?).
Il rischio è quello di allinearci alla cina, dove la repressione del web è assoluta, soprattutto nel periodo delle elezioni, con costi impressionanti.
Con Privacy Shield e tentativi di censura alla carta stampata siamo sulla giusta strada
Si può aggirare aggirare Privacy Shield????
Certamente, i cybernauti cinesi sono maestri nell'aggirare la censura (sono stati obbligati).
Ora dovrei indicare con quali mezzi si può fare, facciamo che se nei prossimi giorni non mi pervengono diffide o denunce o qualcuno in divisa mi bussa alla porta, li indicherò.
Non sarà nulla di strano o illegale, semplici sw o tool di pubblico dominio, che se ben utilizzati permettono la navigazione LIBERA.
Nessun commento:
Posta un commento