che i valori relativi agli inquinanti PM10, PM2,5, Ozono e Diossido di Azoto non sono prettamente propri della città di Alessandria.
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Presso il sito della Università dell'Aquila è possibile consultare i dati relativi al monitoraggio di tali inquinanti sul territorio Italiano, se come me, avete la costanza di verificare i rilevamenti quotidianamente, noterete che la provincia di Alessandria viene interessata da un vortice che trasporta gli inquinanti provenienti dalla Lombardia (Milano) e dall'alto Piemonte (Torino), andando ad aggiungersi alle (normali) emissioni di AL.
Più volte è stato detto che la particolare conformazione del territorio piemontese abbracciato dai monti non ne favorisce il deflusso degli inquinanti, anzi li accumula e li concentra in determinate zone.
Quindi è più saggio sollecitare i nostri vicini a limitare realmente le emissioni, gli Ecopass non limitano l'inquinamento, lo rendono legale, bell'esempio!
Che l'inquinamento debba essere combattuto è scontato ma è anche vero che negli utimi tempi a causa della crisi i consumi di carburanti fossili ed energia elettrica sono diminuiti molto, quindi le cause scatenanti non sono solamente le vetture (cosiddette obsolete) bensì vi sono ancora interi condomini che utilizzano il cosiddetto nero, il FAP dismette polveri ancora più fini, e le marmitte catalitiche in città non riuscendo ad andare a regime dismettono sostanze ancor più pericolose di quelle emesse dai veicoli obsoleti.
I numeri sono importanti ma è ancora più importante non permettere che vengano strumentalizzati.
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